sabato 18 luglio 2009

Tempo di sagre. Tempo di Feste !



L'estate, si sa, è tempo di sagre.
Non so a voi, ma a piacciono. Mi fanno tenerezza, forse un poco di buona malinconia. Sono lo specchio garbato, forbito ed un po' sciupato di una società che non c'è più: i balli tra due vecchie zie, i ragazzi che guardano, i vecchi che rivivono un sorriso di giovinezza, nel passo un po' faticoso della danza antica, il cibo come gioia di stare insieme, il chiasso dei bambini,l'abbaiare di un cane.
E l'altra sera eravamo a Magliolo, paesino alle spalle di Pietra Ligure, a mangiare polenta e funghi, porchetta arrosto e deliziose frittelle salate di zucchine o dolci di mele e uvetta.







L'estate è anche tempo di Feste. Feste dell'Unità, si chiamavano un tempo. Per il quotidiano del Partito,certo, ma forse anche per un'idea di unità, appunto, di compartecipazione. Oggi sono le Feste Democratiche. Ed anche qui si balla, si mangiano ravioli al ragù e salsicce ai ferri, si ride, si sta insieme.
E ieri sera ero alla Festa della Val Polcevera.











E ho incontrato tanti giovani belli, allegri, generosi del loro tempo e dei loro pensieri. Accanto agli anziani che raccontavano di Resistenze e di vite dure e difficili, loro ascoltavano con rispetto e ammirazione.
E ridevano e cantavano e cucinavano e discutevano, del mondo che vogliono costruire, di ciò che abbiamo lasciato loro e di come lo vogliono cambiare, del loro presente e del loro futuro, con rigore, onestà e limpidezza. Sono fiera di questa gioventù sana e fattiva, che passa i suoi sabati a fare crepes e ad organizzare le proprie vacanze nelle tendopoli in Abruzzo, non in discoteca o in qualche resort modaiolo! Grazie ragazzi, perchè ci siete e siete così e forse saprete costruire un mondo più giusto e più pulito. Noi non ne siamo stati capaci.
E fate buone vacanze all'Aquila!









4 commenti:

  1. io sono una sagra-addicted, in tempi non sospetti, quando si passavano le estati in fontanabuona ed ogni sera era una gara continua, fra i vari paesi, a chi "ce l'aveva più bella": anche i miei impegni mondani venivano modulati su questi calendari e guai a saltare la sagra delle melanzanine ripiene o quella dell'asado, per non parlare della festa della birra, quando il testimone dell'organizzazione era passato in mano ai più giovani....
    Le nostre speranze sono tutte riposte in loro- e un po' mi dispiace, perché hanno un carico troppo pesante per le loro spalle: però, una mano a portarlo, gliela daremo volentieri!
    La marghe è uno spettacolo
    buona giornata
    ale

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  2. Patrizia, che bello leggere quanto scrivi e ritrovarsi nella mesta malinconia delle feste e delle sagre di paese, nello sguardo attento e garbato verso tanti giovani sani, di cui poco si parla.
    Caramente ti saluto, Pia

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  3. Ale e Pia. Grazie. Mi piacciono davvero, queste feste e questi giovani. Ed è vero, Pia, di solito si parla di gioventù bruciata, indifferente, "discotecara" o "velinista" ed invece sono tanti i ragazzi impegnati nel sociale, nella politica, nel volontariato. Nella fattiva costruzione dell'oggi. Per un domani, forse, un po' più bello e giusto.
    Grazie di essere passate.

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  4. beh oddio diciamo che ci siamo perche a parte margherita lo splendore lo abbiamo lasciato a casa,comunque grazie mille per essere venute e per l'aiuto che avete dato

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