martedì 29 settembre 2009
Caffé Babilonia e la zuppa di melagrana!
Questa è una ricetta che riunisce due delle mie passioni : la lettura e la cucina.
La ricetta è tratta da un delizioso libro, letto parecchio tempo fa, di Marsha Mehran , Caffé Babilonia: la storia di tre sorelle , fuggite dall’Iran komehinista , che si rifugiano in un paesino irlandese, piovoso e un po’ pettegolo, dove aprono un piccolo locale. Qui, tra profumi di spezie, colori e sapori esotici, le tre giovani propongono i piatti della loro terra lontana. Zuppa di lenticchie rosse, baklava, dolmeh, orecchie di elefante, pane lavash,e zuppa di melagrana, appunto, sono alcune delle ricette che vengono fornite dall’autrice in apertura di ogni capitolo e che si intrecceranno alle storie che si snodano nel libro: la vita in un Iran che diventa giorno per giorno più minaccioso, cupo e violento; l’orrore per le brutalità che le giovani donne devono subire; la fuga rocambolesca; lo smarrimento all’arrivo in una terra straniera; la forza d’animo, tra entusiasmi, errori, accoglienze e rifiuti, che porterà le tre sorelle a ricostruire la propria vita. Il lieto fine quasi da fiaba, chiude il romanzo, che tocca con grazia e pudore i temi della lontananza dalla propria terra, della difficoltà di integrazione, della diffidenza verso lo straniero, della capacità che hanno le persone di costruire nuovi rapporti, affetti e relazioni,e ci avvolge con il calore della speranza.
Certo Caffè Babilonia non è libro di impegno profondo, a volte scivola pericolosamente sul ciglio del “rosa”, a volte ci affonda un poco, ma recupera rapidamente, con la dignità di una lettura leggera e piacevole.
E' evidente che questa zuppa la dovevo assolutamente provare, visti gli ingredienti!
La zuppa è deliziosa!Profumata, delicatamente esotica, con un retrogusto piacevolmente agrodolce e piccantino. Davvero buonissima! La versione originale, che ho testato, non mi soddisfaceva e così ho modificato un po' dosi e tempi di cottura.
Questa è la ricetta modificata da me e a seguire quella originale dell’autrice .
Zuppa di melagrana (mia versione)
1 grossa cipolla tagliata sottile
1 cipolla piccola grattugiata
2 cucchiai di olio d’oliva
½ tazza di piselli gialli spezzati
10 tazze d’acqua, ca. 2 litri
1 cucchiaino di sale
½ cucchiaino di pepe nero macinato
1 cucchiaino di curcuma
2 cucchiai di prezzemolo fresco tritato
2 cucchiai di foglie di coriandolo fresco tritate
1 cucchiaio di menta fresca tritata
2 scalogni freschi tritati
500 g di carne macinata di agnello
1 tazza di riso basmati
3 tazze e ½ di succo di melagrana
¼ di tazza di zucchero
1 cucchiaio di succo di lime
1 cucchiaio di polvere di angelica
In una pentola capiente fate rosolare la cipolla a fettine e gli scalogni tritati nell’olio evo. Aggiungere i piselli spezzati, l’acqua, ½ cucchiaino di sale, ¼ di cucchiaino di pepe e la curcuma. Portate ad ebollizione. Abbassate il fuoco, coprite e lasciate sobbollire per 10 minuti. Aggiungete il riso, e lasciate sobbollire per altri 15 minuti. Nel frattempo mescolate la carne con la cipolla grattugiata, il sale e il pepe avanzati; preparate delle polpettine e aggiungetele nella pentola insieme a prezzemolo, foglie di coriandolo, menta tritati. Coprite e lasciate sobbollire per altri 10 minuti. Unite il succo di melagrana, il succo di lime, lo zucchero e la polvere di angelica. Cuocete ancora 5 minuti. Servite caldo, accompagnato da una tazza di tè al cardamomo.
Zuppa di melagrana (versione M.Mehran)
2 grosse cipolle tagliate sottili
1 cipolla grattugiata
2 cucchiai di olio d’oliva
½ tazza di piselli gialli spezzati
10 tazze d’acqua
1 cucchiaino di sale
½ cucchiaino di pepe nero macinato
1 cucchiaino di curcuma
2 tazze di prezzemolo fresco tritato
2 tazze di foglie di coriandolo fresco tritate
1 tazza di menta fresca tritata
2 tazze di scalogno fresco tritato
500 g di carne macinata di agnello
1 tazza di riso
3 tazze e ½ di succo di melagrana
¼ di tazza di zucchero
1 cucchiaio di succo di lime
2 cucchiai di polvere di angelica
In una pentola capiente fate rosolare le cipolle nell’olio (e.v) d’oliva. Aggiungere i piselli spezzati, l’acqua, ½ cucchiaino di sale, ¼ di cucchiaino di pepe e la curcuma. Portate ad ebollizione. Abbassate il fuoco, coprite e lasciate sobbollire per 30 minuti. Aggiungete prezzemolo, foglie di coriandolo, menta e scalogno e lasciate sobbollire per altri 15 minuti. Nel frattempo mescolate la carne con la cipolla grattugiata, il sale e il pepe avanzati; preparate delle polpettine e aggiungetele nella pentola insieme agli ingredienti rimasti. Coprite e lasciate sobbollire per 45 minuti.
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Mi hai fatto venir voglia di leggere questo libro e di assaggiare questa zuppa, ma che cosa è la polvere di angelica???
RispondiEliminaCiao Stefania!L'angelica è una ombrellifera, una pianta che ha un sacco di proprietà: tonica, energizzante, digestiva, diuretica, ecc. E' base di liquori, di tonici, infusi. Si utilizza la polvere di radice, o gli steli o le foglie...ha un sapore delizioso e caratterizza nettamente questo piatto- e altri della tradizione persiana.
RispondiEliminaNon è facilissimo trovarla: o in erboristerie ben fornite o in negozi di alimenti esotici.
Il libro è carino ed ha un seguito, Pane e acqua di rose...la zuppa merita!
a presto
Che esplosione di profumi in questo piatto ! Davvero intrigante . Ciao , chiara
RispondiEliminagrazie di esser passata Chiara!
RispondiEliminaAmo appassionatamente la cucina iraniana, un misto di ingredienti contadini con spezie e presentazioni degne della tavola dello scià...
RispondiEliminaP.S. L'angelica si trova anche il qualche negozietto etnico di quelli ben forniti, più facilmente in quelli gestiti da pakistani.
Buongiorno, Acquaviva! Hai dato una definizione perfetta della cucina persiana! Ho la fortuna di avere una cara amica di Teheran, che fa di un semplice pranzo tra amiche un sontuoso elegante banchetto! Profumi incantevoli e raffinati,eleganza nei colori e negli accostamenti...una delizia!
RispondiEliminaP.S. Io la polvere di angelica l'ho avuta dalla mia amica Sharorheh...
Un elenco di ingredienti un po' lungo (e poi c'è la doppia versione) che rileggerò con attenzione, perché l'idea mi incuriosisce moltissimo. Da sperimentare: bella!
RispondiEliminaSabrine
Ciao Sabrine, ne vale la pena, credimi! L'elenco è lungo, ma tranne alcune cose (piselli giali e angelica)sono tutti molto semplici e rintracciabili...solo l'aroma delizioso che profuma la cucina vale l'impegno nel cucinare!!
RispondiEliminaChe ricetta originale... dev'essere profumatissima!
RispondiEliminama che bella ricetta molto raffinata, profuma d'oriente
RispondiEliminaIana e Gunther: grazie! è davvero profumatissima.. ha un aroma avvolgente, delicato e gradevolissimo....e poi è davvero bonissima!!
RispondiEliminaciao! io ho letto il libro diverso tempo fa grazie al bookcrossing e mi mangiavo le mani di non aver copiato la ricetta! grazie per averla messa on line!
RispondiEliminala proverò sicuro, anche se non so come sia fatto il coriandolo fresco ^_^
LaFrancese. Ciao! Il coriandolo fresco assomiglia moltissimo al prezzemolo. Ha un sapore un po' differente, ma la forma è simile, solo più "leggero" e morbido...
RispondiEliminaSono contenta che tu abbia recuperato la ricetta: nel libro, e nel seguito, ce ne sono altre due o tre che vorrei sperimentare. Se il risultato non sarà fallimentare le posterò . A presto!