martedì 8 settembre 2009
FUOCO!
Ieri mattina alle 7 percorrevo l'autostrada da Genova a Recco piangendo. Di angoscia e di rabbia. Centinaia di ettari di bosco bruciavano in uno scenario infernale. Il cielo era scuro e livido e le fiamme si muovevano rapidamente, divorando impietose alberi, cespugli ed animali, avanzando fameliche sulle fertili terrazze coltivate, che la fatica dell'uomo ha saputo ricavare dai fianchi scoscesi dei monti.
Ciò che brucia non sono solo alberi, è la vita stessa di un luogo, è un sottobosco ricco di specie vegetali ed animali che ne fanno un unicum, una rarità, preziosa e benefica: l'incendio di un bosco è un danno economico, ambientale e biologico!
E' una violenza fatta a noi tutti, uno sberleffo aggressivo e scellerato di cretini senza personalità, che forse cercano una parvenza di fama criminale, per sentirsi un po' meno nullità di ciò che sono. O forse è l'astuta, banditesca, delinquenziale strategia di chi progetta di arricchirsi con l'eliminazione di scomodi impedimenti a redditizi progetti edilizi..
Tutto intorno alla mia città le colline bruciano da tre giorni, e ancora stasera, mentre scrivo, dalle finestre spalancate a questa brezzolina così piacevole, e così pericolosa, entra a fiotti un odore acre di morte, di distruzione, di angoscia.
Se esco sul terrazzo intravedo in lontananza l'ombra rossa dell'immenso incendio che ha ripreso aire e la notte è attraversata dalle incessanti, lugubri sirene dei Vigili del Fuoco.
E a loro, alla Forestale, ai 200 e più volontari che in questi giorni, ed ancora ora, sono sui fronti del fuoco per tentare di sottometterlo, va il nostro infinito ringraziamento. Se i danni non sono traboccati nel dramma della perdita di vite umane, è loro il merito!
Resta il pianto per un paesaggio bellissimo ridotto a triste nera brughiera.Resta la paura di chi abita nelle case lambite dalle fiamme. Resta la fatica immane di chi lotta da giorni e mette a rischio la propria vita per la nostra.
Resta l'imbecillità colpevole di chi deve essere trovato e punito.
( foto la Repubblica)
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Ciao Agapitos.
RispondiEliminaThank you for your nice words and welcome to my little blog! This post's photoes have been tooken by the web site of the online version of La Repubblica newspaper (the others have been done by my daughter).
See you soon!
Ti capisco perfettamente. E' uno spettacolo che mette davvero l'angoscia ... Un abbraccio
RispondiEliminaChe angoscia e tristezza provo a guardare queste foto, che dire, l'imbecillita' umana non ha limiti............pero' quando la natura si ribella allora, tutti a gridare che c'è una natura assassina...... un abbraccio!!!!
RispondiEliminadiana
Maurina. Si, una cosa terribile! E' andato avanti per tutta la notte e questa mattina: continuano a sentirsi le sirene dei pompieri e gli elicotteri vanno avanti e indietro a rifornirsi di liquido antiincendio...si, davvero un'angoscia
RispondiEliminaCiao Diana. ho appena saputo che sta bruciando anche Montemarcello, un promontorio incantevole alle foci del Magra...ci ho fatto campeggi primaverili ed estivi con gli amici, quando avevo vent'anni..ci sono impigliati i ricordi più belli della mia giovinezza...che ancoscia. Se poi pensi che i roghi sono dolosi, che tutta questa distruzione ha alle spalle un'organizzazione precisa e mirata, allora, oltre all'angoscia,monta la rabbia!!
Lo scoramento ti prende quando sappiamo (e lo sanno benissimo anche i piromani) che, anche se questi imbecilli vengono catturati, alla fine non gli fanno niente...che strazio!!!
RispondiEliminaValeria
Anche qui è bruciato una porzione intera di provincia. Non ho parole per definire gli idioti che continuano ad appiccare il fuoco.
RispondiEliminaMa quanta rabbia...
Valeria e Sabrina. Si, la rabbia, e il maledetto senso di impotenza di fronte a tanta furia, tanto sprezzo, tanto bieco interesse...Ancora in questo momento stanno passando elicotteri e autobotti dei Vigili del Fuoco: tanta fatica, denaro, impegno e rischio per riparare a superficialità, a molta malafede, e - pare - ad un piano di destabilizzazione ... mi viene la nausea.
RispondiEliminaOgni volta che mi capita di attraversare la Liguria non posso non soffrire nel vedere i danni che ogni anno gli incendi creano e che lasciano ferite indelebili nel paesaggio ma soprattutto nell'anima :-(
RispondiEliminaCiao Elisabetta. Si, è vero. E' una desolazione che ti ferisce...dopo un incendio resta un panorama spettrale, di morte e desolazione agghiacciante!
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