martedì 22 settembre 2009

Farmer market, Michelle Obama and me.



o la scoperta dell'uovo fresco!

Sempre più italiani si riscoprono " contadini metropolitani " (urban gardening).
Sempre più persone, di ogni ceto e condizione economica, scoprono il piacere di coltivare frutta e verdure sui terrazzi e balconi delle nostre città, trasformandoli in piccoli orti pensili.
Anche in Italia, come già in America, sono moltissimi coloro che convertono l’arredo vegetale e floreale di giardini e terrazze in orti produttivi seminando e crescendo con amore piante di pomodori, verdura, broccoli, melanzane, peperoni, fagiolini, cetrioli, fragole. Su balconi e davanzali di molte finestre crescono le aromatiche come basilico, prezzemolo, menta, rosmarino, origano, salvia, citronella.
Anche la First lady degli USA, Michelle Obama, ha scelto di puntare sulla qualità dei prodotti biologici e di incentivare la diffusione degli orti metropolitani autorizzandola creazione di un orto nei giardini dell’ala Sud della Casa Bianca.



Se non ve la sentite di zappettare, seminare, sarchiare e concimare, almeno comprate responsabile!



Lo fa anche la First Lady degli USA: comprate nei Farmer Market, realtà affermate, ormai, in gran parte delle nostre città!



Scelta importante, perchè mangiare biologico, consumare più verdure e meno carne, e soprattutto consumare locale, non ha solo effetti positivi sulla salute umana, ma anche su quella del pianeta, diminuendo lo spostamento di grandi quantitativi di derrate alimentari da un capo all’altro del mondo, con una riduzione consistente delle emissioni. Fa bene all'ambiente e fa bene a noi.



I mercati dei contadini ci offrono prodotti biologici, locali e di stagione.



Accorciano la filiera, perchè permettono l'incontro diretto tra produttore e consumatore.







Sono luogo di socializzazione, dove fare la spesa non è più solo un atto “funzionale” ed alienante, ma un tempo riconquistato al piacere e alla socialità




Il martedi e il giovedi, nelle strade del centro di Genova, i contadini delle Valli liguri offrono i loro prodotti stagionali e le specialità del territorio.


Io compro qui da molto tempo, con fiducia, latte crudo e burro fresco, verdure e pane, frutta e farine...



Ci arrivo a piedi, faccio la spesa, giro tra i banchi, chiacchiero con i contadini e con i clienti, scambio ricette. Una sorta di slow shopping, si potrà chiamare così?

E nella vostra città, dove sono i farmer markets?

4 commenti:

  1. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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  2. D'accordissimo! Slow shopping tutte le volte che posso. Cibi freschi (si può vivere benissimo senza cibi pronti e surgelati), ricette semplici, tantissima verdura e tanta frutta. Se capissimo che pagare anche qualche euro in più per delle buone materie prime ci aiuta a vivere assai meglio e consente ai piccoli produttori di sopravvivere, continuando a rifornirci di cose buone... tante volte, guardando i carrelli degli altri al supermercato mi chiedo quanta inconsapevole ignoranza c'è dietro buona parte dei nostri acquisti.. Dunque benvengano post come questo! Grazie. A presto

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  3. Grazie a te, Sabrine! Io penso che è anche con la spesa che facciamo che decidiamo del futuro nostro, dei nostri figli e di ciò e di chi ci circonda...sono scelte di grande semplicità ed estrema importanza. Affettuosi saluti.

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  4. Sono pienamente d'accordo con te. Noi, ad esempio, da un paio d'anni acquistiamo frutta e verdura da un contadino fuori città. Peccato che a Treviso non ci sia un farmers market come a Genova!
    Saluti,
    Valeria

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