martedì 3 novembre 2009
Fagiano ai funghi porcini Nigella's way.
Innanzi tutto diciamo subito che questa non è una ricetta di Nigella.
Quando l’altro giorno mi sono ritrovata a dover cucinare il volatile di cui sotto, frutto delle imprese venatorie di amici della figlia grande, mi domandavo come fare ad ovviare ad alcuni dei problemi che ho con la cacciagione da penna: la tendenza delle carni a rimanere un po’ stoppose e il sapore di selvatico che a volte permane, anche dopo la cottura.
Al primo problema, di solito, si ovvia con la bardatura e cioè fasciando e proteggendo il petto dei volatili con lardo o pancetta, ma non avevo voglia di aggiungere altri grassi.
E per il secondo problema, non mi andava di usare una bottiglia di ottimo vino rosso per una lunga marinata.
Poi mi sono ricordata di un metodo pre-cottura che la morbida e voluttuosa cuoca inglese aveva proposto in video lo scorso Natale, per la preparazione del tradizionale tacchino. L’avevo usata con una tacchinella di 5 kg, ed è stato davvero un successo: il miglior tacchino natalizio mai mangiato!
Eccerto che poi lo pubblico! Facciamo magari che ogni tanto vi metto un post di ricette Natalizie? Ditemi voi se vi va!
Tornando al fagiano, ho deciso di applicare anche su di lui il metodo Nigella, che idrata ed ammorbidisce le carni, semplificandolo un poco in tempi ed ingredienti. Il risultato è stato eccellente.
E così è nato:
Il fagiano ai funghi porcini Nigella’s way
Fagiano, 1
Funghi porcini, almeno 4
Cognac
Vino bianco
brodo
Scalogni, 4
Aglio, 1 spicchio
Alloro
Ginepro
Sale e pepe
olio e.v.o.
burro
per il bagno di Nigella:
arancia, 1
cardamomo
pepe rosa
cipolla
chiodi di garofano
anice stellato
pepi misti
stecca di cannella
Pulire bene il fagiano.
Riempite di acqua fresca una ciotola profonda ed ampia. Unite tutti gli ingredienti del bagno, nelle quantità che preferite, steccando la cipolla con i chiodi di garofano , tagliando in due l’arancia e spremendone bene il succo, incidendo le capsule di cardamomo.
Immergete il fagiano nel bagno , riponete in frigo e lasciatelo riposare per almeno 3 ore.
Ora estraetelo dal bagno freddo, sgocciolatelo bene e lasciatelo su un piatto fino a che riprende una temperatura più dolce, poi massaggiate il petto con un misto di olio, sale e poco pepe.
In una casseruola sciogliete del burro con poco olio e rosolate gli scalogni, aggiungete bacche di ginepro e due foglie d’alloro. Fate rosolare bene il fagiano su tutti i lati, salate e pepate, poi sfumate con un buon bicchiere di cognac.
Continuate la cottura sfumando ogni tanto con un poco di vino bianco, fino ad unirne un bicchiere in totale.
In un’altra padella avrete fatto rosolare l’aglio in olio e.v.o. Unite i funghi porcini, prima i gambi tagliati a cubetti, poi le cappelle a fette. Rosolateli bene poi uniteli al fagiano.
Coprite con qualche mestolo di brodo caldo e lasciate cuocere, coperto, per circa quarantacinque minuti, bagnandolo spesso con il fondo di cottura.
Servite il fagiano contornato dal suo fondo e dai funghi.
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L'ultima volta che un fagiano è entrato nella mia cucina, ne è uscito per diventare pasto del cane della vicina: una roba dura, per la quale servivano canini veri e allenatissimi. Se, a quanto capisco, questa tecnica dell'ammollo profumato serve a rendere tenere le carni, potrei decidere di consentire nuovamente l'ingresso a un selvatico pennuto. Mi appunto l'elenco dei sale e delle essenze per il prezioso bagno... Grazie per la ricetta! A presto
RispondiEliminaSabrine
Ciao bellissima e bravissima!!!! Certo che voglio le ricette natalizie...e già da ora...visto che la commemorazione dei defunti è passata!!! dai dai dammi tante idee, devo fare i cesti da regalare!!! la Raravis mi ha fregato con questa storia di fb...e anche se mi dovessi mai iscrivere...non entrerei nel gruppo... il perchè lo sai!!!Quindi aspetto le tue sempre strepitosissime idee...baci dal grande vulcano
RispondiEliminaCiao, Sabrine. Si, in effetti questo "ammollo" rende più morbido e delicato il pennuto! Per quanto riguarda quel che puoi metter dentro al bagnetto.. regolati tu con ciò che ti piace..un po' di agrumi, spezie, erbe... Un abbraccio.
RispondiEliminaCiao vulcanica! Beh, intanto beccati questa, che un po' festaiola lo è già...poi settimana prossima ne metto un'altra. Se ti iscrivi su fb puoi entrare benissimo nei gruppi come quello delle ricette di Raravis perchè non è un gruppo aperto(o si??).. e comunque no parliamo poi, durante l'ora di "come iscriversi a FB e vivere felici chattando con le amiche lontane" che si terrà prossiamente a Roma. - 8!! Un saluto al fumo e alla lava.
Uno degli altri metodi clessici per ammorbidire le carni di fagiani e faraone è la panna... ma a livello di grassi siamo da capo! Fino a che di Nigella impari questi trucchi sottoscrivo, sul suo stile di cucina più in generale invece io sono un pochino critica...
RispondiEliminaPer le ricette di Natale: ma che, c'è da chiederlo?!
Di Nigella apprezzo tutto (anche quando so benissimo che le cosce e il colosterolo ne risentono!). Il metodo comunque mi pare veramente ottimo e tutto sommato abbastanza "indolore" e quindi approvato e segnato... allora aspetto altre ricette natalizie!!!
RispondiEliminaAcquaviva e Fantasie: Anche io prendo Nigella...con le pinze. Per alcune cose la trovo fantastica e ha contribuito anche a ridimensionare la figura dei "guru" della cucina, con il suo modo semplice e goloso di cucinare e presentare i suoi piatti (oltre che mangiarseli allegramente!!). Per altre cose (ricette di cucina italiana, brrrr!) preferisco evitare (ricordo un frullato verdino di piselli che si portava ovunque, bus compreso!
RispondiEliminaPer le ricette di Natale...mi organizzo, eccheccevò?!
capito qui via calme e cacao, e scopro un bel bagnetto per fagiani - io li bardo, confesso - da provare. a presto, artemisia
RispondiEliminabuongiorno Artemisia, grazie per la tua visita..anche io li avevo sempre bardati, ma questo bagnetto mi è piaciuto assai!
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